Il Brasile si dichiara libero dall'influenza aviaria e impone la fine del "vuoto sanitario"

Mercoledì 18, il Ministero dell'Agricoltura e dell'Allevamento (Mapa) ha annunciato formalmente all'Organizzazione mondiale per la salute animale (OMS) la fine del divario sanitario, termine utilizzato per indicare un periodo in cui determinate colture non possono essere coltivate per evitare la proliferazione di parassiti e malattie.
In pratica, il Paese ha completato tutti gli interventi sanitari richiesti, riacquistando lo status di Paese indenne dall'influenza aviaria.
Il periodo di vuoto sanitario è iniziato il 22 maggio, poco dopo il completamento della disinfezione di un allevamento situato in Montenegro, nel Rio Grande do Sul, il primo e unico focolaio della malattia in un allevamento commerciale del Paese.
Nel tentativo di ristabilire il commercio internazionale, il Brasile ha notificato direttamente a tutti i paesi che avevano imposto restrizioni temporanee sulle esportazioni brasiliane di prodotti avicoli.
"Una crisi non è qualcosa da festeggiare, ma dobbiamo riconoscere la solidità del nostro sistema sanitario, che ha risposto con totale trasparenza ed efficienza", ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura e dell'Allevamento, Carlos Fávaro. "Abbiamo seguito tutti i protocolli, contenuto l'epidemia e ora stiamo procedendo responsabilmente verso una graduale ripresa del commercio estero, a dimostrazione della solidità del servizio sanitario brasiliano".
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